Nel 2022, l'Amministrazione centrale dello Stato ha lasciato senza pagamento quasi un terzo dei fornitori, corrispondente a 1.185.000 fatture per un importo di 5,4 miliardi di euro. Questa prassi ingiusta ha danneggiato soprattutto le piccole imprese. La Corte dei Conti ha confermato che la Pubblica Amministrazione ritarda intenzionalmente il pagamento delle fatture minori, penalizzando le imprese con volumi bassi.
Il debito commerciale totale della Pubblica Amministrazione è di 49,6 miliardi di euro, un livello simile a quello pre-pandemia del 2019. Questo equivale al 2,6% del PIL italiano e supera di gran lunga gli altri paesi dell'UE.
La Corte di Giustizia Europea ha rilevato che l'Italia ha violato la direttiva UE 2011/7 sui tempi di pagamento tra amministrazioni pubbliche e imprese private. A seguito di diverse procedure di infrazione, l'Italia è stata criticata anche per i ritardi nei pagamenti delle regioni e del sistema sanitario.
L'Ufficio studi della CGIA suggerisce di introdurre per legge una compensazione secca tra i crediti certi liquidi ed esigibili delle imprese e i debiti fiscali e contributivi dell'erario per risolvere questo problema e aiutare le piccole imprese. Questa soluzione potrebbe essere definita normativamente in tempi ragionevolmente brevi.
La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
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GESTIONE MIGRAZIONE CLIENTI da 'ATECO 2022' ad 'ATECO 2025'
Lo scorso 11 dicembre 2024, in Italia, l’ISTAT ha pubblicato la struttura della classificazione ATECO 2025, con lo scopo di dettagliare a livello nazionale i contenuti espressi nella classificazione europea delle attività economiche (NACE).
Più recentemente, il 7 febbraio 2025, l’ISTAT ha pubblicato anche le relazioni di corrispondenza tra le classificazioni delle attività economiche ATECO 2025 e la versione precedente (aggiornamento 2022 di ATECO 2007).
La nuova classificazione ATECO 2025, entrata ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2025, viene adottata a livello amministrativo a partire dal 1° aprile 2025.
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